mercoledì 27 aprile 2011

Nucleare e referendum

Credo sia giusto parlare il più possibile sul nucleare e continuare a parlarne anche negli anni a venire.

Proprio di ieri le dichiarazioni sul fatto che se avessimo fatto il referendum sul nucleare quest'anno in Italia non si sarebbe potuto avviare il processo del nucleare per molti anni.
Ma il popolo italiano si è già espresso: il no al nucleare è già stato votato nel 1987 con 20mil di persone che votarono contro il nucleare, l'80% dei votanti.

Il terzo quesito era:
"Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero? (questa norma è contenuta nella legge N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL)."

Referendum tranquillamente ignorato dall'Enel che costruisce da sempre centrali nucleari all'estero, tra cui Francia e Slovacchia, il link dal sito dell'enel.
http://www.enel.it/it-IT/media_investor/comunicati/release.aspx?iddoc=1587257
Eppure sarebbe vietato, visibile addirittura sul sito...

Da circa tre anni si parla di nuovo di nucleare in Italia, a soli 21 anni dall'ultimo referendum, neanche una generazione. Il referendum a proposito del decreto legge del 2008:

Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria”, limitatamente alle seguenti parti: (segue l'elenco)

Il referendum fu indetto ben prima del disastro nipponico, quindi il sentimento anti nuclearista è assolutamente precedente agli ultimi fatti.

Ecco la moralità sociale di cui parlavo nel precedente post! Come pretendere che sia un bene maneggiare affinché sia ritirato il referendum perché il popolo è solo scosso da un evento di "cronaca"? E' chiaramente una scusa oltre che una falsità palese indegna di un rappresentante di una nazione.

Perché no al nucleare?
Perché non esistono centrali sicure. Ho sentito dire che possono resistere ad un attacco nucleare. Ma la centrare stessa è potenzialmente una bomba nucleare. E' possibile distruggere una centrale nucleare con un solo virus informatico. Ottimo esempio il caso iraniano, con centrali nucleare all'avanguardia, con tecnologia tedesca e controlli su ogni livello di sicurezza accuratissimi: risultato 6 mesi di ritardo sull'attivazione per colpa di un banale virus informatico che accelerava le turbine oltre i limiti fino a farle rompere:

http://www.nytimes.com/2011/01/16/world/middleeast/16stuxnet.html?_r=2

come è stato possible l'attacco? Hanno iniettato il virus nella pennetta usb dell'addetto tedesco che era in viaggio per un normale aggiornamento software dei sistemi. Come si vede non servono le bombe per disattivare e rendere pericolose le centrali nucleari.

No al nucleare perché le scorie radioattive richiedono tempi biblici (24100 anni per il plutonio-239, 710 milioni di anni per l'uranio-235, 4,5 miliardi di anni per l'uranio-238)  per essere smaltite, richiedono discariche perfettamente sigillate perché non inquinino per migliaia di anni acque e terre, perché costano un sacco di soldi ogni anni per la manutenzione. Perché le centrali nucleari provocano radioattività negli ambienti circostanti come studi in Francia hanno provato:

http://www.irsn.fr/FR/Actualites_presse/Actualites/Documents/IRSN_Bulletin10_Bilan-surveillance-environnement-France_02042011.pdf

No al nucleare perché non serve ad abbassare i costi delle bollette: infatti esiste una borsa energetica dove si capisce chiaramente che il consumo di energia elettrica ha dei picchi, durante il giorno, che richiedono l'accensione di centrali a combustione estremamente costose che sono quelle che incidono sul costo dell'elettricità, mentre le centrali nucleari che producono energia in modo costante non possono supplire a questa necessità e quindi inciderebbero solo in minima parte sul costo totale dell'energia elettrica.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17f2ebfb-98a5-428f-8df2-d1634b60decc.html

No al nucleare perché saremmo comunque dipendenti dai Paesi che producono uranio, più che ora da quelli che producono petrolio perché una centrale a gas o pretrolio la si può spegnere subito, una nucleare è molto più difficile.
No perché non costruiremo di SICURO centrali di quarta generazione perché non esistono, non ci sono al mondo e quindi non siamo sicuri che rispettino nella realtà ciò che promettono sulla carta, non esistono nemmeno quelle di terza generazione avanzata, che dovrebbero essere costruite prima di quelle di quarta. Ho letto che le centrali di quarta generazione produrranno rifiuti che si smaltiranno in "soli" 100 anni. Perfetto, e chi se li tiene vicino a casa rifiuti radioattivi (che sono anche tossici) per 100 anni? Ma sarà vero? Perché ad oggi nessuna centrale di tale genere è mai stata creata quindi nessuno può esserne sicuro e poi in 100 anni posso cambiare molte cose. Cosa sarebbe successo se avessimo avuto in Italia depositi di rifiuti radioattivi durante la seconda guerra mondiale? O se fossimo un obiettivo di terrorismo interno o esterno?

http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_di_IV_generazione
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/italia-nucleare-centrali-quarta-generazione.shtml?uuid=8e5e28b8-6e20-11de-b2f5-5915ea1e729c

Persino nel forum nucleare si smentisce il governo dicendo che potranno essere costruite soltanto dopo il 2030 e quindi di certo non potranno essere pronte per il 2030 come ci hanno promesso troppe volte:

http://www.forumnucleare.it/index.php/i-temi/tecnologia/che-cosa-sono-le-centrali-di-quarta-generazione

No al nucleare, infine ma non è comunque l'ultima ragione, perché è strategicamente folle regalare a un eventuale nemico una bomba atomica bella pronta a inquinarci e ucciderci per millenni o peggio. L'Italia non è una nazione pacifista nonostante la nostra costituzione, continuamente violata, abbiamo nel passato (recente) e nel presente mandato soldati in tutto il mondo, dalla Somalia all'Iraq, da Timor Est al Libano alla Libia, siamo stati perennemente in guerra. Ma nessuno ce lo ha detto, come in Fahrenheit 451 dove la guerra "inesistente" è arrivata all'improvviso distruggendo tutto.

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